Curriculum
Paolo Marangon è sposato e abita a Rovereto. Dopo essersi occupato a lungo di storia religiosa, in particolare delle figure di Antonio Rosmini e Antonio Fogazzaro, ora è docente di Storia dell’educazione presso l’Università di Trento. E’ socio di varie accademie e istituti di ricerca storica.
Tra le sue numerose pubblicazioni su Rosmini sono da ricordare:
- l’ampia monografia Il Risorgimento della Chiesa. Genesi e ricezione delle “Cinque piaghe” di Antonio Rosmini, Herder, Roma 2000, pp. XVII-451 (Collana “Italia Sacra”, n. 63)
- Sulla genesi delle “Cinque piaghe” di Antonio Rosmini, in “Rivista di Storia e Letteratura Religiosa”, XXXIII (1997), pp. 93-129
- Rosmini e la Curia romana negli anni 1848-49: orientamenti ecclesiologici e scelte politiche, in Antonio Rosmini e la Congregazione dell’Indice, a cura di L. Malusa, Sodalitas, Stresa 1999, pp. CXLIII-CLXXXVI
- La reazione di Rosmini alla condanna delle “Cinque piaghe”, in Rosmini e Roma, a cura di L. Malusa e P. De Lucia, Sodalitas, Stresa 2000, pp. 407-428
- Pio IX e le “Cinque piaghe” di Antonio Rosmini, in Il Papato e l’Europa, a cura di G. De Rosa e G. Cracco, Rubbettino, Soveria Mannelli 2001, pp. 297-318
- Rosmini, l’educazione civile e il sistema scolastico asburgico, in “Archivio Trentino”, 2 (2006), pp. 101-124
- Rosmini. Scritti sull’educazione, La Scuola, Brescia 2011
- L’eredità di Rosmini in Fogazzaro e Semeria, in La crisi modernista nella cultura europea, a cura di G. Losito, Istituto della Enciclopedia Italiana, Roma 2012, pp. 203-216
- La Chiesa e i suoi beni: la pedagogia ecclesiale di Rosmini, in Rosmini e l’economia, a cura di F. Ghia, P. Marangon, Università degli Studi di Trento, Trento 2015, pp. 225-237
- Sul ruolo del Papato e della Chiesa nel “gran disegno” di Rosmini del 1848, in Storiografia filosofica e storiografia religiosa. Due punti di vista a confronto. Scritti in onore di Luciano Malusa, a cura di S. Langella, M. Longo, L. Mauro, Franco Angeli, Milano 2020, pp. 233-239.
Intervento nel Docufilm
Le sofferte meditazioni di Rosmini sulla Chiesa del suo tempo sono affidate al libro Delle cinque piaghe della Santa Chiesa. L’opera ha una lunga maturazione nell’animo dell’autore, ma forse non è un caso che essa sia scritta tra novembre 1832 e marzo 1833, cioè dopo i mesi del duro confronto di Rosmini con il vescovo di Trento e con l’autorità politica per l’approvazione della sua comunità.
Le Cinque piaghe nascono da un grande amore di Rosmini per la Chiesa. Egli la vede crocifissa come Gesù e come lui attraversata da cinque ferite. Le prime due, cioè la divisione del clero e del popolo nella liturgia e l’insufficiente educazione del clero, riguardano mali interni alla chiesa. La terza sulla disunione dei vescovi sta al centro del libro. Le ultime due, ossia le nomine dei vescovi nelle mani dei sovrani e l’asservimento dei beni ecclesiastici al potere politico, trattano del rapporto tra la Chiesa e lo Stato. ma lo sguardo acuto di Rosmini scopre che, al fondo, tutte e cinque dipendono da un unico male, cioè l’ingerenza del potere politico nella vita della chiesa, in particolare nella nomina dei vescovi.
L’opera è pubblicata nel 1848 e condannata l’anno successivo. Solo con il Concilio vaticano II, dopo più di cent’anni, il sogno di Rosmini di una chiesa libera, povera e unita sarà compreso nella sua profetica e attuale lungimiranza.
Approfondimento
Probabilmente nessun libro più delle Cinque piaghe della Santa Chiesa, pubblicato da Rosmini nel 1848, sembra condensare simbolicamente in se stesso la sostanza della vicenda umana e cristiana del suo Autore: la sua dedizione totale alla Chiesa, il dramma della condanna ecclesiastica intervenuta l’anno dopo, le vicissitudini di una lunga incomprensione. Continua qui.