ANTONIO ROSMINI
PENSATORE E PROFETA
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FILM
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PROGETTO
Il docufilm «Antonio Rosmini pensatore e profeta» è frutto di un intenso lavoro di collaborazione tra i diversi soggetti coinvolti nella sua realizzazione: ogni fase ideativa e realizzativa è stata oggetto di ampia condivisione e di revisione collegiale. Dopo gli incontri di progettazione generale portati a termine alla fine del 2019, nei primi mesi del 2020 si è ultimata, attraverso varie stesure e revisioni, la versione definitiva della scenografia e dei testi, frutto di accurata attenzione alle fonti storiche della vita e del pensiero di Rosmini. In parallelo, si sono sviluppate le operazioni preliminari di definizione del cast, di individuazione delle location, di preparazione dei costumi, delle scene, delle proposte di accompagnamento musicale. Quindi ha preso avvio, ad inizio primavera del 2020, la complessa fase delle riprese vere e proprie con la partecipazione della conduttrice, degli attori, delle comparse, degli operatori, il tutto sotto l’attenta guida del regista e dei suoi collaboratori. Si è passati quindi al montaggio e – attraverso numerosi momenti di verifica collegiale – alla produzione del docufilm, sostanzialmente definita nel corso dell’estate 2020. L’anteprima dell’opera è stata presentata, in una visione riservata ai soli soggetti istituzionali promotori, nel settembre 2020 a Rovereto. In quell’occasione, attraverso un’apposita conferenza stampa, sono state anticipate agli organi di informazione le notizie relative alla successiva uscita del film e alle sue caratteristiche essenziali. In quel frangente si sono anche progettate le ulteriori operazioni di revisione finale e di presentazione pubblica dell’opera, prevista nella primavera 2021. Si è inoltre deciso di accompagnare il lancio del film con la preparazione di uno specifico trailer di presentazione e di un apposito sito bilingue in italiano e in inglese, quali veicoli di diffusione del docufilm su scala nazionale e internazionale. Concluse anche queste ultime operazioni e superate le non semplici difficoltà dovute alla pandemia da coronavirus che ha interessato l’intero biennio 2020-2021, la presentazione ufficiale del docufilm «Antonio Rosmini pensatore e profeta» ha luogo venerdì 4 giugno 2021 alle ore 20.30, presso la prestigiosa sede del Teatro Zandonai di Rovereto.
PERSONAGGIO
Antonio Rosmini (1797-1855) trascorre a Rovereto, sua città natale, la prima parte della vita fino agli studi universitari, che intraprende a Padova, affermandosi ben presto per straordinarie doti di ingegno e virtù d’animo. Giovanissimo sente impellenti due nobili vocazioni, la consacrazione religiosa e l’impegno culturale: nel 1821 viene ordinato sacerdote; nel 1828 fonda l’Istituto della Carità e successivamente la Congregazione delle Suore della Provvidenza; nel 1830 pubblica a Roma la sua prima grande opera filosofica, Il Nuovo saggio sull’origine delle idee, che lo introduce a più vasti ambiti di relazioni sociali, culturali ed ecclesiastiche. Contemporaneamente sviluppa la sua produzione scientifica, spaziando in molti campi del sapere: metafisica, psicologia, ascetica, morale, diritto, politica, estetica. Unito da profonda amicizia con Alessandro Manzoni, Niccolò Tommaseo, Ruggero Bonghi, Gustavo di Cavour, prende viva parte alle vicende risorgimentali. Nel 1848-1849, per ordine del Governo piemontese, viene inviato a Roma e a Gaeta, presso Pio IX, per sostenere la causa dell’unità e della libertà della nazione italiana. Negli ultimi anni della sua vita, accanto ad un’intensissima attività pastorale, si impegna nella stesura del suo capolavoro filosofico e teologico, l’incompiuta Teosofia. Dal letto di morte a Stresa, lascia come testamento spirituale tre parole: “adorare, tacere, godere”. Chi le raccoglie è l’amico fraterno Alessandro Manzoni. La mattina del 1 luglio 1855, per ordine personale di Cavour, il telegrafo da Torino tramette all’Italia e all’Europa, in forma ufficiale e solenne, la notizia della sua morte.
LOCATION
Rovereto – Casa natale A. Rosmini
Seicentesca dimora signorile che ha dato i natali ad Antonio Rosmini. Trasformatasi esternamente nel corso dei secoli, ha però mantenuto integro il suo patrimonio storico-artistico: arredi d’epoca, numerose opere d’arte, una biblioteca di circa 15.000 volumi e un archivio di famiglia.
Rovereto – Casa natale A. Rosmini – Sala degli Specchi
Ampio salone in stile tardo-settecentesco con tendenze neoclassiche, così denominato per la presenza alle pareti di una serie di piccoli specchi, che si alternano alla decorazione pittorica di carattere mitologico-allegorico.
Rovereto – Casa natale A. Rosmini – Stanza natale
Stanza dove il 24 marzo 1797 nacque Antonio Rosmini, come testimonia la targa posta sopra il letto. In uno dei due armadi a muro, sono conservati alcuni dei suoi effetti personali, una serie di libri, fra i quali una rara edizione dei Promessi Sposi.
Rovereto – Casa natale A. Rosmini – Stanze dello zio Ambrogio
In queste stanze, riscaldate da eleganti stufe in maiolica verde e arredate di mobili finemente lavorati, l’architetto Ambrogio Rosmini teneva i contatti epistolari con amici e intellettuali di tutta Europa, elaborava i suoi progetti architettonici e coltivava la sua passione di bibliofilo-collezionista. Nel 1818, alla sua morte, l’appartamento venne occupato dal nipote Antonio.
Rovereto – Via della Terra
Cuore della città vecchia, antica via imperiale sul cui asse sorse e si sviluppò la città di Rovereto. E’ uno dei luoghi più noti e più cari della memoria roveretana del Rosmini filosofo: da studente liceale, Antonio percorreva meditando le vie della contrada della Terra, spingendosi fin sulle rive del torrente Leno dove s’intratteneva disputando di filosofia col suo maestro Pietro Orsi
Rovereto – Accademia Roveretana degli Agiati
Importante istituzione culturale, nata a Rovereto nel 1750 per iniziativa di alcuni giovani intellettuali roveretani. Sotto la guida di Giuseppe Valeriano Vannetti riuscì ad aggregare attorno a sé il meglio della cultura locale e numerosi esponenti del pensiero italiano.
Nel 1813, appena sedicenne, Rosmini venne aggregato al sodalizio roveretano. Il 6 luglio 1879 ne fu proclamato presidente onorario perpetuo.
Rovereto – Monumento ad Antonio Rosmini
Imponente scultura marmorea realizzata nel 1879 dallo scultore Vincenzo Consani. Collocata in origine su un alto basamento al centro di piazza Rosmini, un decennio più tardi trovò la sua sede naturale nell’emiciclo di fronte alla casa natale.
Rovereto – Casa natale A. Rosmini – Biblioteca
Locali, un tempo appartamento dei genitori di Antonio, Pietro Modesto Rosmini e la contessa Giovanna Formenti, che oggi ospitano la biblioteca storica della famiglia. Da questa biblioteca, che lui stesso contribuì notevolmente ad incrementare, Rosmini attinse a piene mani una straordinaria quantità di opere fondamentali per la sua formazione: dai classici italiani, latini e greci agli scrittori cristiani antichi, dai teologi ai filosofi, oltre che – naturalmente – i libri della Bibbia.
Rovereto – Casa natale A. Rosmini – Cappella di famiglia
Attraverso una grande architettonica porta si accede alla cappella di famiglia, piccolo e raccolto ambiente, che l’architetto Ambrogio Rosmini nel 1784 fece decorare con una soluzione architettonica a prospettiva dallo scenografo bolognese Filippo Maccari. Sopra l’altare, Ambrogio collocò un Cristo crocefisso di sua realizzazione
Rovereto – Casa natale A. Rosmini – Sala del balcone
Ricca di pregevoli tele e tavole di stile fiammingo, questa sala è uno dei locali dell’antica dimora usciti indenni dai radicali cambiamenti che la casa subì nella seconda metà del XIX secolo, in seguito all’apertura del corso Rosmini.
Rovereto – Casa natale A. Rosmini – Sala del pianoforte
E’ una delle sale realizzate nel 1870 da Francesco Paoli, a seguito delle modifiche strutturali subite dal palazzo dopo l’apertura del nuovo corso Rosmini. Arredano la sala grandi tele a tema biblico del pittore Giovanni Maspani, alcuni cassettoni di pregevole esecuzione, mobili-toilette, una serie di tavolini e sedie, un pianoforte di fattura viennese del 1860.
Rovereto – Palazzo dell’Annona – Magazzini storici
Palazzo settecentesco realizzato nel 1772, a seguito della decisione dell’imperatrice Maria Teresa di dotare la città di Rovereto di un magazzino annonario. Dopo regolare concorso, fu scelto e realizzato il progetto dell’architetto Ambrogio Rosmini. L’edificio non venne mai usato per lo scopo originario. Dapprima fu sede di una scuola agraria e poi divenne una fabbrica di ricami; successivamente fu la sede del museo civico di Rovereto e dell’Accademia Roveretana degli Agiati.
Ora gli spazi sono occupati dalla Biblioteca civica G. Tartarotti e dalla Biblioteca di Scienze cognitive dell’Università degli Studi di Trento
Rovereto – Palazzo Fedrigotti
Palazzo settecentesco situato a Rovereto all’imbocco dell’attuale corso Bettini, commissionato nel 1790 all’architetto Ambrogio Rosmini dal cugino Giovan Pietro Fedrigotti, uno dei massimi esponenti di questa illustre e nobile famiglia roveretana, dedita ad attività mercantili, agricole e imprenditoriali. Qui Antonio Rosmini, terminato il Ginnasio, si preparerà privatamente all’esame di maturità frequentando le lezioni con alcuni suoi compagni; qui, nel settembre 1854, durante una cena, Rosmini fu vittima di un avvelenamento che lo porterà a morte prematura di lì a pochi mesi.
Rovereto – Chiesa di S. Marco
Con la sua semplice facciata in di stile neoclassico in rosso veneziano, sovrastata dal leone di S. Marco, si affaccia imponente sull’omonima piazza del centro storico di Rovereto. Edificata tra il 1446 e il 1462 durante il dominio della Serenissima, subì diversi interventi che ne modificarono totalmente la struttura. In questa chiesa Antonio Rosmini venne battezzato il 25 marzo 1797 e, giovinetto, frequentò l’adiacente ginnasio. Nel 1821 vi celebrò la sua prima messa solenne. Nel 1834 venne nominato arciprete di S. Marco.
Padova – Università degli studi
Terminati gli studi liceali nell’estate del 1816, Rosmini si iscrive alla facoltà di teologia dell’Università di Padova. Qui studia anche pedagogia, archeologia, grammatica ebraica ed ha modo di continuare a coltivare la filosofia. La cerchia di amicizie si arricchisce: Sebastiano De Apollonia, Alessandro Paravia e soprattutto Niccolò Tommaseo. Conclude gli esami nel 1819, ma si laurea in sacra teologia e diritto canonico solo nel 1822. Due i motivi di questo ritardo: la volontà di dare la precedenza all’ordinazione sacerdotale e la morte del padre, che lo obbliga ad assumere la responsabilità della conduzione della famiglia.
Trento – Complesso della Prepositura
A Trento, di fronte all’imponente facciata rinascimentale della Basilica di S. Maria Maggiore, sul lato ovest della piazza omonima, è situato il complesso architettonico denominato “alla Prepositura”. Nel 1831 Antonio Rosmini acquistò l’intero complesso e l’annessa chiesetta di S. Margherita per collocarvi, dopo il necessario restauro, una sede del suo istituto. La casa rosminiana rimase attiva fino al 1834 quando, a seguito di contrasti con il governo austriaco, venne chiusa definitivamente.
Stresa – Collegio al monte
Casa di campagna posta in posizione panoramica sopra il colle di Stresa, acquistata nel 1835 da Antonio Rosmini dai Bolongaro, ampliata e adattata a sede di una comunità del suo Istituto. Accanto, Rosmini fece erigere una nuova Chiesa dedicata al SS. Crocifisso che consacrò nel 1851. Al suo interno, in una delle cappelle, si trova il monumento funebre ad Antonio Rosmini dello scultore Vincenzo Vela e, di fronte, la tomba del poeta e sacerdote rosminiano Clemente Rebora. Nella cripta sottostante è collocata invece la tomba del beato Antonio Rosmini.
Stresa – Villa Bolongaro
Settecentesca dimora che si affaccia sulle sponde del Lago Maggiore, fatta costruire dallo stresiano Giacomo Filippo Bolongaro intorno al 1771. Ebbe il suo massimo splendore agli inizi dell’Ottocento, con la venuta a Stresa di Antonio Rosmini che, nel 1848, la ereditò da Anna Maria Bolongaro, pia e ricca vedova dedita alle opere educative e di carità. Durante il soggiorno di Rosmini, la casa divenne luogo d’incontro di uomini illustri (Alessandro Manzoni, Ruggero Bonghi, Gustavo di Cavour). Qui, al primo piano, è possibile sostare nella stanza in cui Rosmini spirò, il 1 luglio 1855.
Domodossola – Sacro Monte Calvario
Situato sul colle di Mattarella sopra Domodossola e sorto sulle ceneri dell’omonimo castello di epoca longobarda, è la culla della spiritualità rosminiana. Deve il suo nome all’idea di due frati cappuccini che nel 1656 vollero creare, lungo le sue pendici, una “via penitenziale” composta da 15 cappelle e un Santuario per l’accoglienza dei fedeli. Nel 1828 l’arrivo di Antonio Rosmini e la scelta di fondare qui la Casa madre del suo Istituto religioso – l’Istituto della Carità – diedero nuovo impulso alle opere e alla spiritualità di questo luogo. Dal 1990 è “Riserva Naturale Speciale” della Regione Piemonte e dal 2003 è “patrimonio dell’umanità” dell’Unesco.
Roma – Città del Vaticano
Tra la fine del 1828 e la primavera del 1830 Rosmini si reca a Roma per sottoporre al papa l’idea dell’Istituto della Carità e per farne approvare le Costituzioni.
Ai primi di agosto del 1848 Rosmini, su incarico del governo sabaudo, è a Roma per cercare di coinvolgere il papa nella guerra contro l’Austria. E’ accolto da Pio IX come un consigliere prezioso, tanto che lo stesso papa gli comunica la sua intenzione di nominarlo cardinale.
CAST
- Maria Giulia Scarcella
Voce narrante
- Monica Morandini
- Romano Panizza
Figura evocativa di Antonio Rosmini
- Matteo Albergante
Figura evocativa di Don Pietro Orsi
- Don Eduino Menestrina
Figura evocativa di Alessandro Manzoni
- Roberto Cutaia
Comparse
- Alessio Bertotti
- Leonardo Sartori
- Francesco Pizzini
- Prof. Paola Maria Filippi
- Prof. Michele Nicoletti
- Prof. Don Mario Pangallo
- Prof. Michele Dossi
- Prof. Paolo Marangon
- Prof. Samuele Francesco Tadini
COORDINAMENTO generale
- Paolo Marangon
- Don Eduino Menestrina
Testi
- Michele Dossi
- Paolo Marangon
- con il contributo di:
- Cristina Azzolini
- Eleonora Bressa
- Chiara Tamanini
Sceneggiatura
Riprese e montaggio
Video contribuzioni
- Video Risorgimento
- Museo del Risorgimento - Torino
Registrazione
Musiche
Costumi
Riprese aeree
Regia
GALLERY
Alessio Bertotti
Simone Finola
Romano Panizza
VOCE DI ANTONIO ROSMINI
Matteo Albergante
FIGURA EVOCATIVA DI ANTONIO ROSMINI
Don Eduino Menestrina
FIGURA EVOCATIVA DI
DON PIETRO ORSI
Leonardo Sartori
Francesco Pizzini
Matteo Albergante
FIGURA EVOCATIVA DI ANTONIO ROSMINI
Matteo Albergante
FIGURA EVOCATIVA DI ANTONIO ROSMINI
Matteo Albergante
FIGURA EVOCATIVA DI ANTONIO ROSMINI
Eleonora Bressa
Paolo Marangon
Maria Giulia Scarcella
Don Eduino Menestrina
Matteo Albergante
FIGURA EVOCATIVA DI ANTONIO ROSMINI
Roberto Cutaia
FIGURA EVOCATIVA DI ALESSANDRO MANZONI